Archivi tag: infinito

Icaro

Standard

Foto a cura di E. Del Grosso dal titolo: “Icaro”

Emy infinitoLa rappresentazione di Icaro, il figlio di Dedalo, che nel mito del Minotauro per fuggire dal labirinto vola sopra il mare con ali di penne d’uccello e cera. Il mito racconta che Icaro, volendo volare troppo in alto, si avvicina al sole tanto da fondere la cera che teneva incollate le ali per poi precipitare in acqua. Dalla mitologia greca l’episodio di Icaro è stato continuamente ripreso da moltissimi artisti di differenti epoche e correnti per la sua umanità.
Il volo di una farfalla, di psiche che pur essendo fragile  e sola si erge sopra la folla, sopra la cultura, fin sopra la razionalità.. Come rischiando un “tutto per tutto” per sentirsi libera verso l’infinito, verso l’ignoto e forse anche verso qualcosa di “al di là” di questo. La trama emotiva di questa visione sembra essere melanconica e opaca, come se lo sforzo di ergersi al di sopra della società sia uno sforzo sovraumano che trascende logica e razionalità. Il grigiore violaceo che fa da lente di osservazione incrementa il senso del mistero e della speranza di volare, anche soli contro… o verso la natura stessa: la semplicità “grezza” delle cose riportandoci in uno stato di naturale violenza della vita senza restrizioni sociali.

La domanda che sorge spontanea è: Quale sarà il prezzo di questo sforzo e di questo discostamento di trascendenza? Forse la risposta risiede nel mito di Icaro precipitando, infatti, ci fa intendere che forse esiste un unico modo per abbracciare l’infinito “oltre la natura”. Al centro della foto si staglia il sole grande luminoso anche se coperto da un pò di foschia… Il sole simboleggia la forza, l’inventiva dell’Io, la razionalità; forse lo stesso Icaro ha tentato una strada erronea per raggiungere i misteri dell’infinito, cercando di aggirare l’ostacolo dell’aria attraverso delle ali costruite di razionalità.. Tutto questo rappresenta una grande provocazione insita nell’abbandono dei sensi concreti abbracciando i misteri della trascendenza attraverso la sola forza della natura, si fragile come una farfalla ma anche sublime come una poesia..

analisi tratta dal pensiero dell'autore a cura di: Fabio Gardelli